Il premio dell'anno

Il Premio per il 2023 della Fondazione San Salvatore di Lugano, di 50.000 franchi svizzeri, è stato assegnato in data 18 maggio 2024, a Lugano al

Prof. Thomas Powles

in riconoscimento del suo lavoro pionieristico di ricerca sul cancro ai primi stadi alla vescica e ai reni e della sua dedizione all'innovazione, alla ricerca e alla cura del paziente. Abbiamo l'onore di celebrare un luminare nel campo della ricerca sul cancro urologico, Prof. Thomas Powles. Fin dal 2012 il Prof. Powles si è distinto come professore di cancro urologico all'Univerità di Londra, e dal 2017 ha guidato come Direttore il Barts Cancer Centre. Sotto la sua leadership, il Barts Centre è diventato uno dei migliori centri oncologici del Regno Unito, distinguendosi con più di 4000 nuovi pazienti oncologici ogni anno e ha guadagnato il riconoscimento come un CRUK Major Cancer Centre.

Il Prof. Powles ha dato inizio al suo notevole viaggio in oncologia all'Imperial College di Londra, dove non solo ha perfezionato la propria competenza, ma ha anche contribuito a una ricerca innovativa con la sua tesi MD sui meccanismi di resistenza alla terapia sistemica per il cancro urologico. La sua inesauribile ricerca della conoscenza e dell'innovazione ha fatto avanzare il settore in maniera significativa, particolarmente nello sviluppo dei biomarcatori e delle nuove strategie terapeutiche dei cancri urologici. Il suo lavoro è stato fondamentale nell'ottenere approvazioni multiple EMA e FDA per trattamenti pioneristici, comprese le combinazioni della terapia immuno/mirata per il Renal Cell Carcinoma (RCC), nonché gli inibitori dei punti di controllo immuni per il cancro della vescica e i collegamenti anticorpi-farmaci nella cura del cancro uroteliale.

I contributi del Prof. Powles alla comprensione dei biomarcatori hanno aperto la strada per trattamenti più personalizzati ed efficaci, migliorando la conoscenza dei meccanismi di resistenza all'immunoterapia, e favorendo lo sviluppo dei biomarcatori circolanti.

La sua produzione accademica è straordinaria, con 10 pubblicazioni su riviste prestigiose quali il New England Journal of Medicine e il Lancet, oltre a una quarantina di articoli peer-reviewed ogni anno. La sua leadership si estende oltre l'accademia nella realtà clinica, dove ha guidato numerose sperimentazioni e vari progetti acclamati nelle maggiori riviste scientifiche. Il lavoro del Prof. Powles è caratterizzato da un notevole equilibrio tra ricerca sponsorizzata dall'Università e da industrie farmaceutiche, avendo attratto con i suoi sforzi nell'ultima decade più di 15 milioni di sterline in finanziamenti per ricerca universitaria.

Oltre a questi risultati professionali, il Prof. Powles ha fatto passi significativi nella formazione e nella comunicazione, impegnandosi con più ampie comunità attraverso i social media e come co-direttore del popolare podcast Uromigos. Il suo ruolo come Editor-in-Chief degli Annals of Oncology e la sua partecipazione attiva a Consigli chiave e Comitati per le linee guida dimostrano il suo impegno per l'avanzamento del settore. Diamo questo riconoscimento al Prof. Powles per i suoi eccezionali contributi alla ricerca oncologica, celebrando anche i suoi continui sforzi per migliorare la vita di coloro che sono affetti da cancri urologici con il suo lavoro pioneristico nella ricerca per il cancro allo stadio iniziale della vescica e dei reni. La sua dedizione all'identificazione di pazienti a rischio ricaduta post-operatoria continua a ispirare e condizionare profondamente la comunità oncologica globale. Il suo lavoro visionario non solo incarna lo spirito d'innovazione ma riflette anche un profondo impegno nella cura del paziente e nel progresso della scienza medica.

La Fondazione San Salvatore, con base a Lugano, Svizzera, fu creata nel 1979 da Carlo Pernsch, un noto banchiere, e da sua moglie Célestine con lo scopo di promuovere e premiare la ricerca medica e scientifica nell'area delle terapie antitumorali. Per più di 45 anni la Fondazione San Salvattore ha premiato numerosi scienziati che hanno contribuito in maniera sostanziale alla ricerca scientifica sui nuovi approcci alle terapie antitumorali e ha finanziato progetti scientifici per la cura delle malattie maligne.