Il Premio 2024 della Fondazione San Salvatore, Lugano, è stato assegnato il 24 maggio 2025, in Lugano, alla
Prof.ssa Laurence Zitvogel e al Prof. Petr Cejka
Il premio consiste in CHF 50.000.00 ognuno.
Professoressa Laurence Zitvogel
Motivazione per l’assegnazione del Premio 2024
In riconoscimento dei suoi pioneristici contributi al campo dell'immunologia tumorale e dell'immunoterapia del cancro, compresi la scoperta della morte della cellula immunogenica, il ruolo del microbiota nel regolare l'immunità antitumorale e l'incisiva ricerca traslazionale ponte tra la scienza di base e le applicazioni cliniche, che hanno fatto avanzare in misura significativa lo sviluppo d'innovative terapie del cancro.
Abbiamo l'onore di festeggiare una luminare nel campo dell'immunologia tumorale e dell'immunoterapia del cancro, la Prof.ssa Laurence Zitvogel. A partire dal 2000, la Prof.ssa Zitvogel è stata una pioniera al Gustave Roussy Cancer Center, di Parigi dove ha guidato l'INSERM U1015 Laboratory of Tumor Immunology and Immunotherapy. Nel corso della sua illustre carriera, è stata determinante per il progresso della comprensione dei meccanismi immunitari nel trattamento del cancro, e in particolare dell'interazione tra immunoterapia, microbiota e biologia tumorale.
Il cammino della Prof.ssa Zitvogel in oncologia cominciò con i suoi MD e PHD in Immunologia all'Università di Parigi, seguiti da una pioneristica borsa di post-dottorato all'Università di Pittsburgh. I suoi primi lavori posero le fondamenta per la rivoluzionaria scoperta della morte immunogenica della cellula, che rivelò come la chemioterapia e la radioterapia possono impegnare il sistema immunitario nel combattere il cancro. Da allora ha allargato la sua ricerca sul ruolo del microbiota intestinale nell'immunità antitumorale, aprendo nuove strade per interventi terapeutici.
I suoi eccezionali risultati includono l'identificazione di biomarcatori e innovative strategie terapeutiche, quale la combinazione degli inibitori del checkpoint immunitario con approcci mirati al microbiota. La produzione scientifica della Prof.ssa Zitvogel è straordinaria, con più di 500 pubblicazioni e un H-Index di 153. È stata riconosciuta come studiosa altamente citata per sette anni consecutivi e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, incluso Il Léopold Griffuel Prize, il Baillet-Latour Prize e il Bob Pinedo Award.
In aggiunta alla sua ricerca, la Prof.ssa Zitvogel ha dimostrato un'esemplare capacità di direzione come coordinatrice d'importanti programmi europei e nazionali, quali i progetti RHU IMMUNOLIFE e il H2020 OMCOBIOME. E' stata anche cofondatrice dell'azienda biotecnica everImmune, che ha sviluppato avanzate terapie del cancro basate sul microbiota.
Al di là degli sforzi scientifici, la Prof.ssa Zitvogel è stata un mentore appassionato, che ha guidato la prossima generazione di oncologi e immunologi. Il suo impegno per l'educazione, la collaborazione e l’innovazione continua a ispirare e a formare la comunità oncologica globale.
Oggi, nel rendere onore alla Prof.ssa Zitvogel, noi celebriamo non solo i suoi contributi eccezionali alla ricerca sul cancro, ma anche il suo profondo impatto sulla cura del paziente attraverso scoperte trasformative. Il suo lavoro pioneristico esemplifica lo spirito dell'innovazione scientifica, che fa da ponte tra la ricerca di base e l'applicazione clinica allo scopo di migliorare i risultati per pazienti oncologici di tutto il mondo.
Professor Petr Cejka
Motivazione per l’assegnazione del Premio 2024
In riconoscimento della sua rivoluzionaria ricerca nel campo dei meccanismi di riparazione del DNA, in particolare della sua spiegazione dei processi molecolari della resezione finale del DNA e della ricombinazione omologa, che ha fatto avanzare in misura significativa la nostra conoscenza della stabilità del genoma e delle sue implicazioni nella biologia del cancro.
Abbiamo il privilegio di dare un riconoscimento al Prof. Petr Cejka, un esperto di spicco nel campo della riparazione del DNA e della stabilità del genoma. Attualmente Full Professor all'Università della Svizzera italiana e Group Leader all'Istituto per la Ricerca in Biomedicina a Bellinzona, il Prof. Cejka ha dedicato la sua carriera alla scoperta dei meccanismi molecolari dietro la riparazione della rottura del DNA a doppio filamento, processo essenziale per mantenere l'integrità del genoma e prevenire il cancro.
Il rivoluzionario lavoro del Prof. Ceika ha fatto luce sugli intricati processi enzimatici della resezione finale e ricombinazione omologa del DNA, fondamentale passo avanti per la comprensione dei percorsi di riparazione del DNA. La sua pionieristica ricerca ha prodotto più di 90 pubblicazioni ad alto impatto, con numerosi articoli pubbicati in riviste prestigiose come "Nature" e "Molecular Cell". Le sue scoperte non solo hanno fornito approfondimenti critici sulla biologia molecolare di base, ma hanno anche aperto la strada a potenziali applicazioni teraupetiche in oncologia.
I contributi del Prof. Cejka si estendono al di là della ricerca, dato che è anche un appassionato insegnante ed educatore, avendo formato una nuova generazione di scienziati che ora sta lasciando il proprio segno globalmente. Il suo laboratorio si è assicurato sostanziali e competitivi finanziamenti da parte di organizzazioni prestigiose quali il Consiglio Europeo per la Ricerca, la Fondazione Nazionale Svizzera per la Scienza e la Lega Svizzera contro il Cancro, dimostrando l'importanza e l'eccellenza del suo lavoro.
Come componente dell'EMBO e destinatario di riconoscimenti quali il Friedrich Miescher Award, il Prof. Cejka incarna innovazione scientifica e leadership. I suoi continui sforzi per chiarire i meccanismi molecolari della stabilità del genoma hanno implicazioni di vasta portata sul trattamento del cancro e sulla salute umana.
Festeggiamo il Prof. Cejka per i suoi eccezionali risultati e per il suo incrollabile impegno per far progredire la nostra conoscenza della riparazione del DNA e il suo ruolo nella prevenzione delle malattie. Attraverso il suo lavoro visionario, il Prof. Cejka non ha solo trasformato la nostra comprensione della biologia fondamentale, ma ha anche suscitato speranza di future scoperte terapeutiche.